Scritto da Admin
02 Feb 2009

FARE CULTURA CON LE PR. MISSIONE POSSIBILE!


Le pubbliche relazioni hanno un ruolo fondamentale nell’immagine del territorio e nella sua politica di sviluppo e il loro impiego a servizio del marketing territoriale è sempre più attuale e ricorrente.
L’applicazione delle regole di marketing ai contesti ambientali ed economici che ci circondano spinge un numero crescente di aziende e operatori a ragionare in un’ottica di analisi dell’offerta del territorio, osservandola dai diversi punti di vista o potenzialità per stabilire un piano per migliorarla, affinarla, portarla a conoscenza di tutti. Soprattutto perché il processo di globalizzazione e l’ingresso sulla scena economica e commerciale mondiale di nuove aree geo-economiche ha aumentato la competizione tra i territori.

L’approccio a un progetto di valorizzazione di territorio, dal punto di vista strategico, non è diverso da ogni altro piano di marketing. Quel che cambia è il prodotto: il territorio è un’impresa su cui investire, un vero e proprio soggetto economico che opera in un ambiente altamente competitivo. Spiega Linda Bulgheroni, Managing Director di Weber Shandwick: “I passi da compiere non si discostano molto da qualsiasi pianificazione di marketing, seppur in presenza di una maggiore complessità: l’individuazione delle unicità della geografia che verrà offerta ai potenziali visitatori, che non può prescindere da un’analisi degli insight sui bisogni dei visitatori (attuali e potenziali) e dal posizionamento delle destinazioni competitor; l’individuazione delle miglior politiche di prezzo, dai costi delle strutture ricettive ai ticket di ingresso delle attrazioni…; la definizione del rapporto del luogo con i potenziali mercati di riferimento e le politiche di promozione e comunicazione.

“Come in ogni piano di marketing, fondamentale è poi procedere al monitoraggio e alla revisione degli obiettivi di sviluppo individuati”. Precisa Marco Pavarini, Direttore Generale di Binario Comunicazione: “Essere dentro al territorio è la prima condizione da soddisfare per portare avanti un progetto di marketing territoriale efficace; ciò significa anche mantenere un contatto di relazione stretta con le istituzioni e con gli attori che per primi sono attivi sul territorio creando flussi comunicativi. Solo in questo modo è possibile identificare ogni opportunità economica, culturale, sociale per mettere in evidenza la propria identità. È altrettanto necessario saper leggere il territorio attraverso i suoi abitanti, capirne gli aspetti socio-culturali. A questo deve seguire una costante e aggiornata conoscenza delle peculiarità espresse da un’area geografica, sia reali sia percepite dai target di riferimento”.

Il ruolo della comunicazione nella promozione del territorio
In questo scenario, la comunicazione è uno degli strumenti strategici per incrementare il valore del territorio, comunicarne le ricchezze, trasmettere le vocazioni e le opportunità imprenditoriali dello stesso. Identificare il vantaggio competitivo di un territorio e imparare a renderlo comunicabile è un processo necessario per valorizzare e rendere cumulabili le risorse dei luoghi. La comunicazione deve quindi informare in modo accessibile a tutti e diffondere gli obiettivi, le finalità e gli sviluppi del piano di marketing territoriale per creare una condivisione delle nuove visioni, individuando varie metodologie di comunicazione – istituzionale, mirata, di massa – in relazione ai soggetti e ai contenuti. Nella promozione di un territorio, per far suscitare interesse si creano spesso dei “contenitori tematici” in cui vengono inseriti dei contenuti e degli strumenti mirati a coinvolgere soggetti con passioni ed interessi comuni.

Marco Pavarini spiega: “La richiesta di consulenze e progetti di marketing territoriale si sviluppa con costanza; lo vediamo dalla sempre crescente attenzione per il territorio e il fiorire di molti progetti in cui l’attore principale è il patrimonio e l’ambiente. Pensiamo solamente al mondo che si è creato intorno all’espressione slow food, all’attenzione che i media dedicano alla scoperta di piccole e uniche eccellenze territoriali. L’arte, l’enogastronomia certificata, le peculiarità ambientali diventano un marchio di riconoscimento indelebile per borghi e paesi, regioni e città. Tutto questo è marketing territoriale, nato in modo inconsapevole alle sue origini, oggi sempre più presente nella politica di gestione del patrimonio italiano.

In Emilia-Romagna le istituzioni sin da subito ne hanno colto l’importanza investendo nei processi di valorizzazione delle proprie ricchezze. Si è da tempo sviluppato tra le aziende e le istituzioni un approccio attento al territorio di riferimento visto non solo come parte del bacino di utenza ma vero e proprio attore ed interlocutore nei processi gestionali. Binario ha fatto della competenza in questo ambito il suo elemento di forza: “stiamo lavorando da anni con le aziende e con le istituzioni del territorio emiliano nell’individuazione di strategie di comunicazione volte alla valorizzazione di progetti territoriali, alla creazione di sistemi relazionali forti tra gli stakeholders. Aver operato qui, in un territorio con la vocazione all’eccellenza conosciuto nel mondo per le sue ricchezze eno-gastronomiche e culturali, per noi è stato un laboratorio di sperimentazione unico che ci ha permesso di accrescere il nostro know how replicabile in altre aree a livello nazionale”.

Fonte:Advertiser