Scritto da Admin
15 Apr 2008

Il web advertising vince quando coinvolge

Un applauso di incoraggiamento, si usava dire, per accogliere un principiante sul palcoscenico. Peccato che qui non si stia parlando di neofiti del canto, ma di aziende – non poche – che quanto a familiarità con tecniche e pratiche della comunicazione digitale sono ferme alla fase 0.0. Dal 2000 i mezzi digitali sono tra noi, ma tante agenzie e aziende italiane paiono essersene accorte solo di recente. O meglio, solo di recente si è cominciato a sfruttare con accortezza le infinite possibilità d’interazione che tali mezzi offrono. Per sensibilizzare gli imprenditori italiani sull’importanza non solo della rete, ma di tutte le applicazioni della tecnologia digitale, Assolombarda ha dedicato all’argomento la VI giornata della comunicazione d’impresa intitolata ‘orientarsi nell’era del digitale’. Significativo il richiamo all’azione già nel sottotitolo ‘il futuro è adesso’, ad indicare il fatto che scafati manager non possono più considerare ‘futuristiche’ tecnologie d’uso quotidiano e familiari ai target più giovani.
‘Penso prima di tutto, alle tante piccole imprese – ha spiegato Antonio Colombo direttore generale di Assolombarda – spesso familiari, che continuano a tenere il passo nonostante la complessità e le difficoltà che la globalizzazione dei mercati introduce. Più inclini a concentrarsi sugli obiettivi e a lavorare sodo per raggiungerli che a far conoscere i risultati, queste imprese sono però poco visibili. Il nostro obiettivo oggi, è aiutarle a cogliere la portata del fenomeno e le sue potenzialità in termini di miglioramento della competitività e di sviluppo del business. Parliamo di tutto ciò che va sotto a quella grande etichetta che si chiama ‘digitale’: un panorama vastissimo di progetti, tecnologie, metodi, strumenti, addirittura ‘stili di vita’ che ormai influenza a tutto tondo l’agire degli individui e delle organizzazioni, a partire dalle imprese’.
Nel corso dell’incontro si sono alternati stimoli per ottenere una comunicazione efficace attraverso i mezzi digitali e i media mix, per dialogar e con un pubblico sempre meno passivo e che sempre più influenza le strategie aziendali, ma anche richiami a chi è rimasto indietro.
Adriana Mavellia, presidente del gruppo servizi per la comunicazione d’impresa dell’associazione ha spiegato: ‘molte aziende sono disorientate dalla rottura dei paradigmi, dalle certezze che vengono scardinate quasi quotidianamente dalle applicazioni tecnologiche e dalla velocità dei cambiamenti comportamentali da parte dei consumatori. Ci vuole coraggio per provare nuove strade’.
La grande onda da cavalcare oggi si chiama ‘social advertising’, dove i contenuti sono sempre più spesso condizionati se non anche sviluppati dal pubblico stesso
. In rete si gioca con la reputazione delle aziende. La costruzione di un’identità aziendale sui mezzi digitali va gestita in modo professionale e trasparente, e non va assolutamente sottovalutata. Basti pensare che, nel panorama dell’informazione, il 72% del pubblico, sottolinea Paolo Duranti di Nielsen Media Research, ormai ripone più fiducia nel passaparola online, subito seguito dalla carta stampata, rispetto agli altri mezzi.
E’ una rivoluzione cognitiva. Il web non viene più utilizzato solo per creare relazioni, ma per condividere esperienze e acquisire informazioni non istituzionali, dai consigli per gli acquisti alla scelta delle vacanze. Metà dei siti più frequentati sono centrati sugli user generated content, e le stesse aziende sempre più stanno attivando contest per coinvolgere l’utente nella creazione di campagne di comunicazione.
Fonte: Pubblico