Scritto da Andrea Grassi
20 Lug 2011

Twitter: un valido strumento per aumentare il tuo SEO

Oggi in auto con Roberto, mentre andavamo a rifinire gli ultimi dettagli per un progetto di teambuilding multi-culturale, ho ricevuto un po’ di complimenti riguardo a un progetto di formazione in ambito Social Media Marketing da me sviluppato.

La sera stessa ho ricevuto la chiamata di un cliente che mi chiedeva qualche consiglio “off records” sull’utilizzo dell’account Twitter Aziendale.

Sorridendo mi sono detto: “Il prossimo post del blog sarà su Twitter. Le coincidenze devono sempre essere assecondate, nulla capita per caso!”.

Ecco quindi alcune “best-practise” nell’uso di Twitter, da ricordare soprattutto alla luce delle ultime dichiarazioni fatte da Google e Bing riguardo alle loro “preferenze” di indicizzazione.

 

Prima cosa da sapere: da qualche tempo Google Bing hanno integrato alcune funzioni per monitorare i Social Media, in generale, e Twitter in particolare (come ho ampiamente spiegato in un video-corso del progetto RevenueMaker).

Sappiamo già che esistono, per i tradizionali siti web, delle pratiche per ottenere una corretta indicizzazione. Esistono, allo stesso modo, indicazioni che permettano di gestire le proprie attività di SMM per massimizzarne l’effetto?

I team di Google e Bing hanno dato qualche risposta interessantissima riguardo agli elementi che considerano per fornire risposte alle ricerche dei naviganti.

Ecco quindi 7 consigli per gestire al meglio la propria attività di Twitter in un’ottica SEO. Parlo ovviamente di account finalizzati ad attività di “lead-generation” e “brend awareness” (indipendentemente dal fatto che sia “corporate-branding” o “personal-branding”).

 

1. Definire le keyword su cui concentrarsi, per limitare il proprio “campo di azione” ed essere più “apprezzati” dai motori.

2. Costruire la propria Bio in linea con le keyword appena definite, per ricevere maggior apprezzamento da parte dei motori che attribuiscono un punteggio in base alla rilevanza dei contenuti in questione.

3. Postare, precedendo con un hashtag (#), le parole chiave il più frequentemente possibile, e limitare l’uso di altri hashtag associati a parole che non siano keyword il più possibile. I Tweet che postiamo, in questo modo, risultano più “specializzati” e quindi più interessanti.

4. Bilanciare il rapporto Following-Followers (o, ovviamente, cerca di avere molti più Followers di quanti siano i Following). Ciò viene apprezzato perché i motori preferiscono affidarsi a persone che hanno già la fiducia dei naviganti. L’inverso penalizza!

5. Seguire quegli utenti che sono istituzioni nel settore, per un profilo ancora più congruente alle keyword.

6. Quantità è ok, ma la qualità è meglio. Più i tuoi Following e Followers sono congruenti ad alcuni di questi criteri, maggiore sarà anche il tuo peso e la tua indicizzazione.

7. Creare liste che contengano nel nome le proprie keyword, e cercare di entrare in quelle di altri utenti che hanno la stessa caratteristica.

 

Non è tutto quello che serve, ma questi 7 consigli sono già sufficienti a stravolge l’efficacia nell’utilizzo di Twitter!

 

Buoni Tweet!

Andrea Grassi